venerdì 10 luglio 2009

Sul socialismo e la buffoneria...


"... poiché il socialismo non è solo la questione operaia o del cosiddetto quarto stato, ma soprattutto quella dell'ateismo, della realizzazione dell'ateismo moderno, la questione della torre di Babele che si erige appunto senza Dio, non per ascendere dalla Terra al Cielo, ma per abbassare il cielo fino alla Terra..."

"Oh no, ci sono uomini che sentono in maniera profonda, ma che sono come soffocati. La loro buffoneria è una specie di maligna ironia verso quelli a cui non hanno il coraggio di dire la verità in faccia, per via di una umiliante soggezione di lunga data nei loro confronti. Credete, Krascòtin, che tale buffoneria è talvolta estremamente tragica."

Da "I fratelli Karamazov", F. M. Dostoevsjij

Da "I fratelli Karamazov"


"Un vero realista, se non è credente, rinverrà sempre in se stesso la forza e la capacità di non credere neppure al miracolo, e se il miracolo gli si presentarà proprio come un fatto inconfutabile non crederà neanche ai propri sensi piuttosto che ammettere quel fatto. E se anche lo ammetterà, lo ammetterà come un fatto naturale, che fino ad allora gli era rimasto ignoto. Nel realista non è la fede a scaturire dal miracolo, ma il miracolo dalla fede. Se egli arriverà a credere, allora, proprio in virtù del suo realismo, sarà costretto ad ammettere anche il miracolo.
L'apostolo Tommaso dichiarò che non avrebbe creduto se prima non avesse veduto, e allorché vide, disse :"Signore, mio Dio". Ma fu il miracolo a indurlo a credere? E' assai probabile di no: credeva unicamente perché desiderava credere, e forse, credeva già pienamente nell'intimo del suo essere anche quando disse :"Non crederò finché non avrò veduto" ".

Da "I frattelli Karamazov", F. Dostoevskij