domenica 28 novembre 2010

Ho trovato questa testimonianza in rete....

Ho trovato questa testimonianza in rete. Mi permetto di pubblicarla senza l'approvazione dell'autore (che non saprei come contattare). Se, però, ha pubblicato un suo pensiero su internet  è cosciente della "pubblicità" del suo pensiero. Alla sua schiettezza va tutta la mia approvazione.

Negli anni settanta, quando frequentavo la Falcoltà di Ingegneria Chimica all'Università di Napoli, sulle prime restavo in qualche modo preso dall'"istinto del gruppo" e sentivo forte la tentazione di aggregarmi agli "organizzatori" delle proteste studentesche; a quelli fighi, con la capacità di spacciare autentiche cazzate per verità ispirate da menti eccelse al solo scopo di soddisfare il proprio egocentrismo da figli di papà viziati in eterna vacanza-studio. Ad un certo punto pensai a mio padre, già cardiopatico per i danni della guerra e le preoccupazioni di dover mandare avanti la nostra famiglia, a mio zio che, per questo, si era fatto carico dei miei studi e mi chiesi; " ma io, da fuori-sede, mi metto a far comunella con questi qui?" Grazie a Dio mi sono brillantemente laureato e da allora non ho più smesso di odiare i furbetti figli di papà "de sinistra", gli sfaccendati di allora, attualmente cinquanta-sessantenni, infilati a calci in culo nella Pubblica Amministrazione, nelle Banche della Repubblica e nei mezzi di comunicazione, cioé in tutti i posti dove si parla molto e si lavora niente. Purtroppo non camperò abbastanza da vederli passare tutti a miglior vita....solo perché le nuove generazioni possano non esserne impestati.

Massimo
Riporto questa testimonianza, come si suol dire, "a titolo di cronaca". Ognuno ne pensi ciò che vuole.

5 commenti:

  1. Che Massimo abbia fatto bene a laurearsi brillamtemente non ci piove. Così come faranno bene a fare molti degli studenti scontenti di come va l'università, la ricerca e l'istruzione in generale, oggi, in Italia. Non mi piacciono le generalizzazioni e detesto le strumentalizzazioni di esperienze singole, a prescindere dalla loro origine.
    Far finta che gli sforzi dedicati alla formazione, oggi, in questo Paese, siano insufficienti, equivale ad essere ciechi.
    Far finta che le risorse destinate alla ricerca, alla didattica, alla sperimentazione, siano risibili, equivale ad essere colpevolmente collusi.
    Fare finta che la scuola pubblica italiana non è degna di un Paese Civile, è da ottusi.
    Questo poi nulla toglie al fatto che ci sia gente onesta che nonostante le condizioni proibitive continua con coraggio a fare bene il proprio lavoro, ad insegnare, ad apprendere, a costruire.
    Ma come è pacifico riconoscere che è necessario ridurre gli sprechi e destinare le risorse a ciò che vale veramente, non si può cadere nell'errore di gettare via il bambino con l'acqua sporca, azzerando le positività nascondendosi dietro la parola "riforma" che altri non è che un bieco e ridicolo gioco al massacro rispondente all'imperativo TAGLI.
    Tagliassero sugli sprechi davvero, pensassero a una riforma pedagogica seria, a una impostazione diversa dei corsi di studio che miri a migliorare e non a depauperare, e la smettessero di credere di aver a che fare con un branco di cerebrolesi.
    Infine, credo che Massimo abbia fatto nient'altro che il suo dovere, ma non per questo non mi sento di ringraziare chi ha il coraggio di metterci la faccia e dire cosa non va e continua a studiare seriamente, laureandosi brillantemente, pur protestando civilmente per i diritti di tutti. Non tutti gli aderenti ai movimenti studenteschi sono un branco di incivili, asini e nullafacenti solo perché non decidono di soggiacere alla legge del girone degli ignavi.
    Con buona pace di Massimo e di quelli come lui.

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  2. Massimo è l'emblema di un modo di pensare che condivido: preferisce i fatti alle chiacchiere; bada all'arrosto e poco al fumo. Apre gli occhi di fronte ad una demagogia e ad una vuotezza di chiacchiere che soltanto i ciechi, ideologicamente parlando, non vedono. Mi piacerebbe fare un sondaggio in cui chiedere a tutti i manifestanti cosa hanno letto, e se hanno letto, sulla Riforma Gelmini. In altre parole, vorrei che ne esponessero i contenuti e poi che dicessero su cosa non sono d'accordo e perché. Sai bene, Elena, che se facessimo questo sondaggio soltanto lo 0,001% degli intervistati avrebbe le idee chiare. Per gli altri è baruffa,confusione, pretesto, lotta politica (quale politica poi!). Padoa Schioppa affermò nel 2006 che l'università per 5 anni non avrebbe visto un soldo; intanto gli sprechi, le baronie, i corsi di laurea inutili, i "VOTIFICI" andavano avanti. CHI HA PROTESTATO PER QUESTO? Ora siamo nel pieno di una crisi economica mondiale, in cui paesi e sistemi economici rischiano di andare a zampe per aria. Ci si rende conto che la politica del welfare è fallita, gli stati si sono indebitati fino al collo. Tutti stanno tagliando (vedi il Regno Unito o l'Irlanda), soltanto la Germania e La Francia non lo fanno, perché nel passato hanno sprecato di meno. Ora arriva un ministro che mette mano agli sprechi (e già questo, se cambi prospettiva, è un finanziamento), vuole eliminare baronìe varie e monopòli sulle università, e disciplina l'arruolamennto dei ricercatori (NON DIMENTICHIAMOCI CHE NON E' COMPITO DELL'UNIVERSITA' DARE POSTI DI LAVORO). Cosa fanno gli studenti? Anzichè proporre soluzioni, migliorìe, modifiche, magari raccogliendo firme, organizzando dibattiti e discussioni, vanno sui tetti! Gridano e sfondano le porte di palazzo Madama! Ma qualcuno spiegherà loro che il '68 è finito? E i politici? Vanno sui tetti pure loro! Cosa pensa Bersani sull'università? Non lo sa nessuno, perché non ha fatto uno straccio di proposta, mentre l'università andava, e va, a rotoli. Quello che dice Massimo è evidentemente uno sfogo, ma lo condivido, eccome!

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  3. Io ci andrei cauto con le percentuali, non darei così per scontato che sia solo una percentuale trascurabile ad essere realmente informata sui fatti, come per amore della verità bisogna per contro asserire che una parte di chi aderisce a certe proteste lo fa per accodarsi alla massa o per pretesti politici. Così è per ogni movimento di massa.
    Poiché io, però, per la Scuola dello Stato alle dipendenze della Signora Gelmini ci lavoro, se permetti, parlo con cognizione di causa.
    L'errore sta a monte.
    Che ci sia bisogno di tagliare data la crisi economica mondiale, è indubbio, ma mi spieghi perché allora non comincia, questo governo, a tagliare le spese degli stipendi ai parlamentari, per le auto blu, per le gratifiche, per i privilegi con cui, TUTTI, a nostre spese si pagano cocaina e signorine allegre?
    Perché data la crisi, non si è stati onesti nel dire che sarebbero stati necessari sacrifici e lacrime amare per tutti, invece di promettere il Paese di Bengodi in campagna elettorale, per poi rimangiarsi tutto confidando nella scarsa memoria dei Cittadini e volendo far passare cose del tutto trascurabili come verità innovative ed inoppugnabili?
    Perché, io che ho studiato, fatto un concorso, imparato di pedagogia e di strategie didattiche dovrei farmi insegnare il mestiere da una che fa l'avvocato? Allora domani mattina invece di andare dal medico andiamo dal meccanico, se le competenze nella vita non contano nulla.
    Si parla di competenze, ma la prima ignorante in materia è il Ministro e oso dire pure chi ce l'ha piazzata. E questo è un fatto, sul resto si può discutere. Sui fatti, no.
    Ogni governo ha avuto il suo bel da fare per la scuola...ma non è tutto da buttare, solo che questo lo sa chi con la scuola ha avuto a che fare e la conosce, non chi se la ricorda come una foto sbiadita. Le operazioni nostalgia ammantate di novità non incantano nessuno.
    Forse, in democrazia, qualcuno sta tentando di dirlo alla Signora Gelmini, è peccato? Si può o dobbiamo fare la professione di yesman senza un barlume di senso critico? Fortunatamente qualcuno ha ancora la facoltà in questo Paese di accendere il cervello...

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  4. Sul taglio degli stipendi ai parlamentari, quando è avvenuto in modo irrisorio nelle scorse settimane, I POLITICI DI SINISTRA SI STAVANO FACENDO REGGERE! Perfino l'Italia dei Valori ha votato NO! E poi, anche FIORONI era un medico e non certo un pedagogista: quindi tra lui e la Gelmini, per come la metti tu, non c'è alcuna differenza. Ma, mi chiedo, come mai non ti ho sentito dire mezza parola su Fioroni? Perché c'è sempre una dimensione politica nella protesta che facciamo, che è irrazionale ed emotiva. Io voglio lasciar perdere i colori politici, e mi rendo conto che questo ministro, al cui confronto è più simpatico persino il Papa, sta mettendo mano dignitosamente all'università, in modo serio. Certo, tutto è perfettibile e si può modificare e migliorare, ma non salendo sui tetti. Questo dimostra tutto l'infantilismo e la capacità di strumentalizzare della nostra classe poltica. Sul taglio degli sprechi nella Pubblica Amministrazione, poi, ti ricordo che l'unico che prova a pensarci è RENATO BRUNETTA, ministro collega della GELMINI (e qui, se permetti, parlano i deti). Inoltre, gli sprechi nelle università sono così elevati che, se anche i politici si lasciassero 500 euro ciascuno dai rispettivi stipendi, ne copriresti l'1% ( ciò non vuol dire che non sarebbe giusto decurtarli). Prendiamo i problemi uno per volta; in questo caso, non giustifichiamo indistintamente le proteste degli studenti, evidentemente manipolate da politici astuti e scaltri. Cerchiamo di valutare, migliorare e, se serve, protestare ragionevolmente. Ma se spacchiamo tutto di fronte ad una delle poche cose buone che i nostri politici stanno facendo, beh, siamo proprio fuori strada.

    Ciao Ele... se scrivi sappi che non ti posso rispondere, perché sto uscendo. Scrivi senza contraddittorio (Santoro e Fazio insegnano).

    :)

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  5. Non mi hai sentito parlare di Fioroni perché adesso stiamo parlando della Gelmini, se vuoi svisceriamo tutte le proteste e tutte le riforme da quando frequentavo il liceo.
    Per ciò che concerne il resto, mi pare di aver parlato in generale e chi ha bisogno di accanirsi contro la sinistra, a prescindere, sei sempre tu.
    Chi è che è offuscato, quindi, dalla politica e non si ferma ad analizzare i fatti?
    Io parlo di tutti, in generale...tu solo di alcuni. Ma l'Innocente nasce tra una ventina di giorni a Betlemme, gli altri, a prescindere dall'orientamento, sono tutti indifendibili.
    Buona serata.

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